lunedì 11 aprile 2011

Dio è padre e madre

" Don, puoi iniziare la tua serata con "Bella Ciao?"
"Sì, lo farò, sventolando un fazzoletto rosso"
Così è iniziata la serata con Don Gallo venerdì scorso a Borgomanero.
Eravamo in tanti, molti erano rimasti fuori dalla Sala SOMS, eppure quando il Gallo, così lo chiamano i suoi ultimi, ha intonato quell'inno alla Resistenza, incitandoci ad accompagnarlo nel canto, sembravamo molti di più: l'universo eravamo noi.
Per 2 ore, "il prete da marciapiede" ha tenuto quella folla,  ognuno con una storia da raccontare, incollata alla sua parola. Con capacità istrionica si è esibito con forza e determinazione come un attore consumato sul palcoscenico.
Ogni concetto espresso da don Andrea era una forte scossa al cuore, fino a quel grido rivolto a noi presenti: "Indignatevi" di fronte alle ingiustizie, ai sorprusi, alla corruzione!
Le sue parole ci avvolgevano come un caldo abbraccio: trattava tutti come se ci  conoscesse da anni e forse era così.
E poi, quelle parole di Gramsci:" abbiamo bisogno della vostra intelligenza, studiate, giovani!"
Ripetendo le parole di Papa Luciani, ha risvegliato la dignità femminile, degli omosessuali, dei trans e di tutti coloro che a fatica hanno diritto di cittadinanza in una società di celluloide:"Dio è padre e madre".
Ci siamo emozionati e commossi fino alle lacrime , quando al termine del suo incontro con noi, ha sventolato la bandiera della Pace: un'ovazione lo ha accompagnato per 10 minuti e solo il fatto che fosse allo stremo delle sue forze  mi ha impedito di chiedere ancora:"Don, vuoi concludere con Bella Ciao?" g.r.

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