“Lasciarsi contaminare l’anima dall’innocenza della natura”.
Con tale preludio, Silvia Venuti invita il lettore a porsi, nei confronti della sua raccolta di poesie, “La sacralità dell’anima” (Eupalino Editore, pagg. 139, € 28,00 ) con la serenità interiore necessaria al fine di lasciarsi rapire dai versi e dalle opere pittoriche, della stessa Silvia Venuti, che completano la struttura dell’opera concepita in sette distinti momenti: alberi, monti, mare, fiori, lago, cielo, animali.
La misurata metrica dei versi racchiude un potenziale emotivo di intensa profondità spirituale, un sensitivo palpitare all’unisono con gli elementi naturali.
Il connubio fra poesie e opere pittoriche rivela una sensibilità in grado di vibrare ad ogni minimo afflato che freme ad ogni sguardo della poetessa, sino a “stupirsi ancora perché esiste il mare” o a elevarsi verso “I gradini di cielo negli spazi della coscienza”.
I versi di Silvia Venuti esprimono anche sapienza e senso della misura nel concepire un rapporto fra le proprie sensibili profondità e l’affascinante mistero del creato sino a comprendere che “…non c’è libertà maggiore che scivolare con l’acqua immemori del Tempo”. Mauro Bianchini
Circolo " PEPPINO IMPASTATO " con le sue idee e coraggio noi continuiamo...
