Lavoro

CASO IMIT/TT Elettromeccanica


A Castelletto ha sede la TT Elettromeccanica, ex IMIT, una storica azienda operante nel settore della Termoregolazione ,per garantire il futuro dei lavoratori di questa azienda nell’estate 2010 è stato concordato un azione antifallimentare finalizzato ad assicurare la continuità di impiego per almeno 120 lavoratori, alcuni dei quali facenti parte del medesimo nucleo familiare; avendo recentemente appreso che la Corte di Appello di Torino, accogliendo l’opposizione di alcune ditte fornitrici, ha deciso di rigettare il concordato antifallimentare che, tra le altre disposizioni, prevedeva i tempi e le modalità di pagamento dei TFR;

preso atto che
1-  a seguito del rigetto della Corte di Appello di Torino, la bozza di accordo è «tornata», quindi, al Tribunale di Novara. Anche se nulla è stato deciso definitivamente, appare assai arduo che un documento successivo possa mettere nuovamente d’accordo tutte le parti coinvolte: lavoratori, banche e fornitori; 
2- il Tribunale di Novara ha ora, pertanto, la facoltà di dichiarare il fallimento dell’azienda. Con la dichiarazione di fallimento, le spettanze dei lavoratori sarebbero garantite dall’INPS con tempistiche, però, tutt’altro che certe; 
3- ai 120 dipendenti di Castelletto Ticino, bisogna aggiungere altri 80 dipendenti, in cassa integrazione da due anni, dello stabilimento di Arcore (MI) della stessa azienda;

considerato che  questa gravissima situazione di disagio e, soprattutto, di incertezza non solo sta logorando psicologicamente i lavoratori coinvolti, ma sta, altresì, mettendo in serie difficoltà intere famiglie che, in questo periodo di dura crisi, vedono profondamente compromesse le proprie prospettive di vita sociale. 

INTERROGA
 
il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente
 
per sapere
 :
se siano a conoscenza della grave situazione dei lavoratori dell’ex IMIT di Castelletto Ticino; 
 se non ritengano opportuno ed urgente attivarsi, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di verificare lo stato attuale della vertenza e promuovere il migliore epilogo possibile della vicenda.


Qui di seguito viene riportato un documento del Senato della Repubblica:


Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 451 del 03/11/2010


Sui lavoratori della ex IMIT di Castelletto Ticino
BIONDELLI (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BIONDELLI (PD). Signora Presidente, so di porre un problema nazionale ma, proprio perché è un problema nazionale, potremmo magari tutti insieme, soprattutto il ministro Sacconi, prestarvi un po' di attenzione.
A Castelletto Ticino, in Provincia di Novara, è in corso una situazione drammatica per 120 cassa integrati dipendenti dell'ex Imit. La corte d'appello di Torino ha respinto il concordato antifallimentare, che stabiliva tempi e modi per quanto riguarda il TFR dei lavoratori, sia dei cassaintegrati che degli oltre 120 dipendenti riassunti da Imit. La bozza di accordo è quindi tornata al tribunale di Novara. I lavoratori e anche le parti sindacali mi hanno fatto sapere che sarà molto difficile trovare un nuovo accordo tra dipendenti, banche e fornitori. A questi 120 dipendenti se ne aggiungono altri 80 in cassa integrazione dello stabilimento di Arcore. Questi lavoratori chiedono di conoscere le cause di questo rimbalzare della cassa integrazione e dei motivi fallimentari. Questi lavoratori dicono: oltre a farci mancare le spettanze economiche, ci stanno logorando. Essi stanno a casa senza ricevere stipendio.
Signora Presidente, io ritengo che, almeno in questi casi, la burocrazia dovrebbe essere più snella, perché queste persone a fine mese non mangiano. (Applausi dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Senatrice Biondelli, se sarà presentata un'interrogazione la Presidenza solleciterà una risposta.