lunedì 7 novembre 2011

Riprendiamoci il campo

 Riprendiamoci il campo
>
> La crisi globale dell'economia e della finanza sta mutando
> profondamente gli equilibri mondiali e mette con tutta evidenza in
> discussione questo modello di sviluppo.
>
> In Italia, un Governo ormai privo di qualsiasi credibilità
> internazionale, condizionato dagli interessi personali e dalle
> vicissitudini giudiziarie del Presidente del Consiglio, non ha
> saputo contrastare gli effetti peggiori della crisi, trascinandoci in
> una situazione ormai insostenibile sotto ogni punto di vista:
> istituzionale, politico, economico e morale.
>
> Il nostro Paese è oggi, fermo, prostrato, sfiduciato, incapace di
> investire sul proprio futuro. Un Paese dove soprattutto ai giovani
> viene negata una prospettiva decente di vita e di lavoro. La
> disoccupazione giovanile sfiora, infatti, il 30% contro il 20% del
> resto d'Europa; sono due milioni i giovani che non studiano, non
> lavorano e non sono nemmeno inseriti in percorsi di formazione;
> cresce il numero - in Lombardia più che altrove - di giovani e
> soprattutto di donne che rinunciano alla ricerca di un posto di
> lavoro.
>
> Le manovre economiche e finanziarie che si sono succedute in questi
> due anni, ed in modo particolare le due che sono state approvate
> tra luglio e inizio settembre, hanno un segno fortemente depressivo,
> dove nulla è previsto per stimolare la crescita, ed hanno un
> carattere di profonda e ripetuta ingiustizia perché fanno ricadere
> su una sola parte del Paese - quella più verificabile o più
> debole o meno garantita - il costo di un risanamento necessario ma
> che non sarà raggiunto in ragione del fatto che non si punta alla
> ripresa ed allo sviluppo.
>
> I tagli insostenibili a Regioni ed Autonomia locali non solo hanno
> la conseguenza di ridurre i servizi ai cittadini ed aumentare
> l'imposizione fiscale, ma determinano un corto circuito tra i
> livelli istituzionali ed amministrativi, impedendo nella sostanza a
> Regioni ed Autonomie Locali di esercitare le funzioni ad esse
> attribuite dallo Stato.
>
> Noi pensiamo che non sia più possibile rassegnarci a questo stato di
> cose: l'Italia deve ripartire, voltare pagina, rinsaldare i
> capisaldi della convivenza civile, come più volte richiamato dal
> Presidente della Repubblica nella sua incessante azione di garante
> delle Istituzioni.
>
> L'Italia ha bisogno di una diversa politica economica e sociale e di
> riscoprire l'etica della responsabilità pubblica e dell'azione
> di governo.
>
> In questo contesto, per la gravità della situazione in cui versa il
> nostro Paese, pensiamo che sia necessario, mettere in campo un
> nuovo protagonismo civile.
>
> Per queste ragioni, noi chiediamo:
>
> * il rispetto della Costituzione, delle funzioni dei diversi
> poteri dello Stato e del recente esito referendario, ponendo
> fine all'irrisione del ruolo del Parlamento - chiamato soltanto a
> votare la fiducia su pacchetti blindati - ed alla permanente
> denigrazione del ruolo fondamentale di controllo svolto dalla
> Magistratura;
>
> * una diversa politica economica che incentivi la ripresa e
> l'occupazione, promuovendo coerenti politiche industriali e
> terziarie, investendo risorse pubbliche e private su ricerca,
> formazione, scuola e università;
>
> * politiche che coniughino lavoro e formazione: nel
> sostenere la centralità del lavoro nelle sue diverse declinazioni
> (manuale, tecnico, professionale ed intellettuale), è condizione
> necessaria rilanciare un sistema di formazione continua e
> qualificata;
>
> * la definizione di due progetti prioritari per lo sviluppo
> del Paese: un piano straordinario per l'occupazione giovanile ed
> uno per il Mezzogiorno; giovani e Mezzogiorno devono diventare
> risorse fondamentali per il futuro dell'Italia;
>
> * il rilancio di una politica di sostegno della cultura e
> valorizzazione del patrimonio artistico nazionale;
>
> * un sistema fiscale che torni ad essere fondato sul
> principio della progressività e dell'equità, attraverso anche
> un'imposta sui grandi patrimoni, incentivi selettivi alle imprese
> che fanno innovazione, investono e creano occupazione stabile;
> decisivo per questo è riprendere un'organica azione di contrasto
> all'elusione e di lotta all'evasione fiscale;
>
> * un welfare rinnovato e più efficiente, ma anche più
> inclusivo, che si coniughi con la lotta alla povertà oggi in crescente
> aumento anche in Lombardia;
>
> * il ripristino dei cardini della riforma previdenziale del
> 1995, fondata sull'equilibrio tra diritti acquisiti, garanzia
> delle prestazioni anche per le nuove generazioni e flessibilità
> dell'età pensionabile in relazione a criteri oggettivi quali
> l'aspettativa di vita;
>
> * il ripristino dei trasferimenti necessari a Regioni,
> Province e Comuni a garantire l'erogazione dei servizi essenziali
> quali sanità, assistenza e trasporto pubblico locale;
>
> * l'allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità per gli
> enti virtuosi e subordinato al finanziamento e alla
> realizzazione di opere di pubblica utilità, necessarie per rimettere
> in moto l'economia e rilanciare l'occupazione;
>
> * la cancellazione dell'articolo 8 dell'ultima manovra e la
> riconsegna all'autonomia delle Parti Sociali delle materie
> inerenti la contrattazione;
>
> * una seria e coerente riduzione dei "costi della politica"
> che porti più efficienza e moderazione nelle spese senza
> mortificare l'esigenza di partecipazione democratica dei cittadini
>
> Per questo, alle Province, ai Comuni ed in particolar modo alla
> Regione Lombardia chiediamo non solo di mantenere ferme le richieste
> unitarie al Governo di modifica della manovra, ma anche di farsi
> promotori - ciascuno per le proprie competenze e responsabilità -
> di politiche che promuovano la ripresa e lo sviluppo dei territori,
> sostenendo l'economia, il lavoro, l'occupazione ed il sistema
> delle imprese.
>
> Per queste ragioni, vogliamo dare appuntamento a tutti coloro che
> vogliono bene all'Italia e non cessano di indignarsi di fronte al
> degrado delle istituzioni e alla negazione di futuro cui siamo
> condannati da un Governo screditato nel mondo e che ha fallito in
> Italia,
>
> Sabato 12 novembre 2011 alle ore 14,30 a Milano
>
> ai Bastioni di Porta Venezia
>
> per una manifestazione regionale aperta al contributo e all'apporto
> dei componenti della società civile, del mondo del lavoro, del
> mondo associativo e delle cittadine e dei cittadini.
>
> Vittorio Angiolini, costituzionalista, Università Statale Milano -
> Giovan Battista Armelloni, Presidente ACLI Lombardia - Gae
> Aulenti, architetto - Enzo Balboni, costituzionalista, Università
> Cattolica Milano - Gianni Barbacetto, giornalista, saggista - Nino
> Baseotto, sindacalista, segretario CGIL Lombardia - Giorgio Bocca,
> giornalista, scrittore - Anna Bonanomi, sindacalista, segretaria
> SPI Lombardia - Lorenzo Bordogna, sociologo, Università Statale
> Milano - Bruno Bosco, economista, Università Milano Bicocca - Sen.
> Daniele Bosone, Presidente Provincia di Pavia - Virginio Brivio,
> Sindaco di Lecco - Bruno Canino, musicista - Gian Primo Cella,
> sociologo, Università Statale Milano - Daniele Checchi, economista,
> Università Statale Milano - Don Luigi Ciotti, Presidente Gruppo
> Abele - Massimo Cirri, Conduttore radio-televisivo - Don Virginio
> Colmegna, Casa della Carità - Daria Colombo, scrittrice - Lella
> Costa, attrice - Nando Dalla Chiesa, sociologo, Università Statale
> Milano - Mario Fezzi, avvocato - Dario Fo, attore, Premio Nobel
> per la letteratura - Massimo Florio, economista, Università Statale
> Milano - Damiano Galletti, sindacalista, segretario CGIL Brescia
> - Pio Galli, già Segretario generale FIOM nazionale - Giorgio
> Gaslini, musicista e compositore - Giulio Giorello, filosofo - Alberto
> Guariso, avvocato - Lorenzo Guerini, Sindaco di Lodi - Enrico Intra,
> musicista - Gad Lerner, giornalista - Giacomo Manzoni,
> musicista - Mario Mazzoleni, economista, Università Brescia - Alcide
> Molteni, Sindaco di Sondrio - Milly Moratti, Presidente
> "ChiAmaMilano" - Salvatore Natoli, filosofo, Università Milano
> Bicocca - Piergiorgio Odifreddi, matematico, scrittore - Moni Ovadia,
> scrittore, uomo di teatro - Mattia Palazzi, Presidente ARCI
> Lombardia - Alessandro Pastacci, Presidente Provincia di Mantova -
> Luigi Pestalozza, musicologo - Ottavia Piccolo, attrice - Giuliano
> Pisapia, Sindaco di Milano - Antonio Pizzinato, Presidente ANPI
> Lombardia - Franca Rame, attrice - Lorenzo Rampa, economista,
> Università Pavia - Lella Ravasi Bellocchio, scrittrice - Ida Regalia,
> sociologa, Università Statale Milano - Marino Regini, sociologo,
> Università Statale Milano - Emilio Reyneri, sociologo, Università
> Milano Bicocca - Don Gino Rigoldi, Comunità Nuova - Virginio
> Rognoni, Professore - Onorio Rosati, sindacalista, segretario CGIL
> Milano - Paolo Rossi, attore - Mirco Rota, sindacalista, segretario
> FIOM Lombardia - Assunta Sarlo, giornalista, Presidente di
> "Usciamo dal silenzio" - Franco Scarpelli, giurista, Università
> Milano Bicocca - Sergio Silvotti, Portavoce Forum Terzo Settore
> Lombardia - Cecilia Strada, Presidente "Emergency" - Gianni Vaggi,
> economista, Università Pavia - Salvatore Veca, filosofo, Istituto
> Superiore di Studi, Pavia - Roberto Vecchioni, cantautore - Sergio
> Veneziani, Presidente AUSER Lombardia.
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> Uffici stampa: ACLI Lombardia, ARCI Lombardia, CGIL Lombardia
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> Milano 14 ottobre 2011
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